Un Big Kahuna per la danza

Finale di stagione, tempo di bilanci e riflessioni, in un momento fugace di calma apparente, mi siedo in riva al mare e cerco di raccogliere i pensieri

Sarà l'età, la vita che è andata a 100 all'ora con lo schianto, ma non riesco più a mediare con i sentimenti, con ciò che mi appartiene emotivamente ... e la danza, passione e dannazione, non è esente da questa lavatrice con centrifuga, che è diventata la nostra vita

Amiche, colleghe, compagne di merende consumate in teatri malandati e polverosi, si lamentano, si consumano, sfogando frustrazioni e tormenti, in chat e social, senza più ritegno, perchè, diciamocelo, siamo arrivate alla frutta, quella ammaccata però, che rimane nel cestino e diventa acida

Siamo in crisi, demotivate, stanche di combattere con l’ indifferenza e l’ ignoranza dello stato, del paese, del quartiere, del rione

Abbiamo pochi mezzi, arriviamo alla fine del mese con fatica, non abbiamo il sostegno delle istituzioni, nonostante il delicato impegno sociale che svolgiamo, siamo in guerra con realtà attigue, perché per sopravvivere ci si scanna per un piatto di lenticchie ... Ovvero allievi fatti a pezzi che manco Salomone ci sarebbe riuscito

Ho letto con il cuore in gola post drammatici di insegnanti di danza di tutto rispetto, testamenti virtuali, confessioni strappate alla logica, un vortice di ribellione misto amarezza, per urlare a gran voce ... Basta non ce la faccio più ! L' arte non è un passatempo che si possa barattare per quattro soldi, non è mutuabile con l'ora di ricreazione ... E se il popolino non capisce il valore formativo di questa disciplina, diventa tempo perso ... Le banane non si raddrizzano, è scientificamente provato

Quando un intero settore manifesta lo stesso malessere, da nord a sud isole comprese, quando l'isteria collettiva prende il sopravvento, significa che la crisi di valori è endemica, i cardini dell'educazione non sono obiettivi ma sono diventati bersagli, la ricerca di bellezza e armonia si è trasformata in una operazione di marketing, come la crema miracolosa per il grasso in eccesso

La danza non è questo, lo sappiamo bene, e la missione che ci siamo scelti, tra mille sacrifici e rinunce, è diventata un'operazione kamikaze

Dove abbiamo sbagliato ?

Mi sono fatta questa domanda, senza pietà, mettendo sul piatto della bilancia doveri e priorità inalienabili, passione e slanci creativi, e l'unica risposta possibile è stata un macigno, che è arrivata a piombo come Newton insegna

 

Non abbiamo saputo combattere abbastanza

 

Non siamo mai state unite, un fronte comune che unisce le forze, non abbiamo difeso i nostri diritti, non abbiamo superato il limite infantile dell' egocentrismo che alimenta l' artista, per una causa superiore, non abbiamo creato una corporazione solidale per fronteggiare una regolamentazione fallace e volutamente deleteria, che ha condotto senza scampo, alla mortificazione delle iniziative e degli investimenti, ha ridotto le scuole di danza alla stregua di carrozzoni da luna park, dove spesso si profetizza l'illusione di una carriera folgorante ... Dove tutti insegnano, tutti vincono, tutti ballano, ma non sanno perché

 

Danzare, frequentare un luogo dedicato all' arte, educare il corpo e la mente, rappresenta un privilegio, una forma eletta di apprendimento, una resilenza che forgia nel profondo, regalandoci sensibilità e temperamento, la capacità di provare empatia, la forza di andare avanti anche quando sembra tutto perduto, una palestra di vita che ci porteremo dentro come un tesoro prezioso

 

L' obiettivo non è creare danzatori, automi che riproducono passi, ma di creare esseri umani che danzano, che respirano, che vivono, di passione e debolezze, che si interrogano e lottano per conservare la bellezza in questo pianeta

 

Dobbiamo urlare a gran voce tutto questo

Dobbiamo scriverlo sui muri

Dobbiamo salvare, per quanto ci sia possibile, il nostro lavoro, perché ci permette di vivere, e soprattutto dobbiamo salvare il suo significato

 

Ruotiamo gambe tutto il giorno, sudiamo stremate alla sbarra, viviamo con i decibel che ci frantumano il cervello, muoviamo masse informi per terre e per mari, ma non siamo state capaci di difendere l'essenza che muove questo universo

 

Fermiamoci tutte il giorno dopo il nostro saggio, vi chiedo solo qualche minuto di sospensione ... Saremo stanche, felici, appagate, deluse, svuotate, commosse, chissà quali subbugli prenderanno il sopravvento, lasciandoci come il marinaio sulla zattera dopo la tempesta

 

Sentiamo dentro di noi se si è salvato qualcosa, di quella spinta folgorante che ci ha portato fino a qui, buttiamola fuori in tutta la sua potenza e ripartiamo da lì

 

Senza vergogna e senza remore gridiamo al mondo questa grande forza che ci appartiene

Abbiamo scelto di diventare danzatori, maestri di danza, interpreti, performer, acrobati, sarti, fonici, stilisti, consolatori, educatori ... siamo mamme e papà in casi estremi

Non dobbiamo vergognarci, siamo uguali a tutte le altre persone che offrono il loro contributo nella società, abbiamo scelto di regalare gioia, di insegnare a valorizzare le risorse e il talento, di stimolare attraverso l’arte le potenzialità e la fantasia, insegniamo alle persone a non arrendersi e a studiare, perché la cultura e la conoscenza sono un passaporto per la libertà

 

In una comunità ognuno ha un suo ruolo, legittimo e sacrosanto … rispettiamo il panettiere e l’idraulico, l’infermiere e il vigile, ma nonostante il progresso e la presunta evoluzione, l’insegnante di danza continua a sentirsi dire, nel terzo millennio: scusa ma tu di lavoro vero, cosa fai ? Non siamo seconde a nessuno, anche se a volte, in ordine di importanza, siamo allo spareggio con la piscina perché fa bene alla scoliosi

 

E’ difficile non sentirsi soli, come attrazioni da circo di periferia, non soffocare il pianto o la rabbia, per aver scelto qualcosa che per la maggioranza non esiste

 

Un Big Kahuna per tutti coloro che invece ci credono, non voliamo basso, andiamo a testa alta, fiere di essere parte di questo microcosmo, passiamo parola il più possibile, facciamo sentire la nostra voce, ognuno nel proprio ambito … una moltitudine di voci insieme potrebbero fare la differenza

 

Noi danziamo … e voi ?