La verità, vi prego, sulla danza classica

LA VERITA’, VI PREGO, SULLA DANZA CLASSICA

La danza è una disciplina difficile, la danza classica ancora di più, appannaggio di pochi eletti, che inspiegabilmente decidono di sacrificare corpo e mente, ad una attività motoria, che deforma i piedi, richiede disciplina, impone la ripetizione degli esercizi, e induce i futuri maschi alfa a devianze sessuali irreversibili. Invece il rugby, il calcio e la lotta greco romana, sono una passeggiata. Vorrei capire perchè serpeggia, tra la massa urlante, tuttologa e ricondizionata, come i cellulari usati in offerta al discount, questa concezione malsana, una leggenda metropolitana, tramandata come i peccati di Peyton Place, che riduce in briciole centinaia di anni di storia e di evoluzione dell’uomo, che ha usato il gesto e il movimento ancora prima della parola.

Chiariamo una cosa: la danza è un’arte, in tutte le sue forme possibili, e non uno sport, e come tale è un’espressione umana che rappresenta un linguaggio universale, una forma eletta in cui corpo e mente si fondono, dando vita ad una dimensione esperienziale di ricerca e comunicazione, in un continuo perfezionamento fisico, un percorso formativo, che aiuta ad esternare le emozioni e la creatività. In una parola … la ricerca della bellezza, quel concetto metafisico che stimola i cinque sensi, che ci avvicina alla perfezione della natura, che fa risplendere le simmetrie e innalza l’intelligenza … come diceva Plotino.

La danza classica è la sintesi suprema di ciò che l’uomo ha vissuto nella sua evoluzione corporea, codificata e perfezionata nel tempo, rappresenta il punto di partenza dal quale non si prescinde, per intraprendere una formazione artistica, in tutte le sue gradazioni, compreso l’uso smodato di musica classica, overdose di balletti di repertorio, mappazze di libri di storia della danza, seratone in teatro, after in sala prove. In effetti tutta questa cultura potrebbe nuocere gravemente alla salute.

Quindi ora abbiamo capito che la danza classica è la base. Indipendentemente che scegliate di frequentare un corso di modern fusion olistic, caraibico, frulla e balla, street urban groovie japan, lo spettro della ballerina diafana in quarta allongée, vi perseguiterà, sarete corrosi dal senso di colpa per non aver intrappolato i capelli in una retina e mimato la morte del cigno.

La danza classica come una medicina, tipo lo sciroppo per la tosse che sa di succo d’acero e paprika, ha indotto orde di aspiranti Giselle, dai 3 anni agli anta portati con dignità, a cercare un corso adeguato, che legittimasse la presenza in una sala da danza, senza ritegno e consapevolezza. Siccome è risaputo che sia difficile, noiosa, rende goffi, discriminante per non dotati, meglio cercare una lezione easy, un tipo di danza classica senza impegno, giusto per mantenersi in forma, per la postura … perché per il resto siamo a posto così, grazie. Come buttarsi in piscina senza che ci sia l’acqua …

E’ probabile che nell’ultimo decennio, il concetto di danza classica abbia subito una mutazione genetica … da “disciplina accademica fondamento del balletto romantico”, a “serve per fare meglio la danza moderna”.

Signori e signori vi rivelo un segreto … la danza classica non è difficile!

E’ difficile trovare un luogo idoneo, dove poter imparare non solo i passi, ma la cultura della danza e dell’arte, è difficile accettare che la disciplina non sia un limite, ma un modo per rispettare noi stessi e gli altri, è difficile saper attendere il risultato senza bruciare le tappe, è difficile solo se decidiamo che sia difficile perché sprofondiamo nei luoghi comuni, tipici delle società omologate e con un livello culturale scarso.

Ho sempre pensato di essere una privilegiata, con il mio zaino sulle spalle, i capelli raccolti in una crocchia, le mani appiccicose di pece, semplicemente perché la mia famiglia, il mio talento e la mia determinazione, mi hanno permesso di intraprendere un percorso esclusivo, nel quale ho potuto forgiare il mio corpo e temprare il mio carattere.

La danza classica non mi ha insegnato a ballare … mi ha insegnato a lottare per cercare la versione migliore di me e del mondo.

#iosonounaballerinadidanzaclassica