Fai ciò che ti fa stare bene

Gli incontri casuali ed inaspettati, in momenti della vita particolarmente delicati, ci regalano spunti di riflessione, o addirittura illuminano la via per osservare un altro orizzonte, che forse dentro di noi speravamo di poter intravedere.

A volte raccontiamo a sconosciuti pezzi delle nostre emozioni, senza filtri e remore, una confessione fugace, che alleggerisce l’anima e rende, ciò che avvertiamo come un fardello, una rivincita, un punto di partenza che rigenera, perché spesso abbiamo bisogno di complici nel lungo cammino della ricerca del benessere interiore.

Ci si aggrappa a tutto, come naufraghi in mezzo al mare, per imparare a gestire le tempeste che ci travolgono, per ricucire i solchi, per ritrovare l’anello mancante.

Voglio credere che esista un ordine cosmico, un senso primordiale del caos, che in qualche modo, orienta i nostri sensi alla ricerca della leggerezza, come superficie virtuale dove depositare quei 21 grammi di anima, che che elude il controllo.

Ed è allora che inizia il grande cammino a ritroso, l’ossessione disperata, nel cercare ciò che ci fa stare bene, la nuova via che riscatta il malcontento.

Solo da una crepa può filtrare la luce.

Solo ora ho capito che ciò che mi fa stare bene, non è quello che faccio o quello che vorrei, ma ciò che non so di me … quello che ho sempre lasciato andare e non ho mai afferrato.

La vita è bastarda, e se ti offre porte e portoni da varcare, non ti spiega che non sempre sia la chiave ad aprire la serratura, ma l’ingegno e una buona dose di cazzimma.

Ho imparato a conoscere le mie paure e i miei difetti, le sospensioni e le contraddizioni, sono ripartita dalla base e ho cercato l’altezza.

Non è facile imparare a gioire per un colore, o un oggetto dimenticato, per uno scorcio ritrovato o una via mai percorsa, una canzone o un errore che porta in un territorio inesplorato, dettagli, frammenti, un tempo superflui, che inducono al bene, inteso come uno stato lieve e impercettibile.

Ho scoperto che un sorriso risparmiato ti regala una lacrima più tardi, bisogna predisporsi all’ascolto per capire anche l’incerto.

Facciamo di tutto per sentirci migliori, cerchiamo la cura in mille distrazioni, è probabile che ciò che ci fa stare bene sia a portata di mano, in un tratto qualunque della strada di casa.

Grazie allo sconosciuto di quell’incontro fugace, mi ha fatto riflettere.